Si tratta di un sostegno alle imprese che prevede la concessione di contributi, fino ad un massimo di 20.000 euro per progetti della durata di 12 mesi, sostenuti da accordo sindacale e volti ad attuare progetti di riorganizzazione degli orari di lavoro finalizzati a favorire la conciliazione vita-lavoro e/o la valorizzazione di genere nel lavoro.
Agenzia del Lavoro
Requisiti dei progetti
I progetti prevedono l’analisi della situazione aziendale in relazione alla tematica oggetto di finanziamento e azioni in una o più delle seguenti linee di intervento:
- flessibilizzazione dell’orario (tra cui telelavoro e smart working, introduzione banca delle ore, definizione di criteri per la trasformazione a part time per bisogni conciliativi, pari trattamenti in termini di flessibilità oraria e opportunità di astensione dal lavoro in relazione alle esigenze di conciliazione vita lavoro consentite agli occupati tra i diversi contratti di lavoro);
- sistema premiale incentrato sul merito e non sulla presenza;
- politiche di gestione della maternità/genitorialità;
- politiche di selezione del personale non pregiudizievoli alla componente femminile;
- formazione (ventaglio delle opportunità indirizzate ad entrambi i generi, organizzazione oraria delle attività formative non sfavorevoli alla componente femminile);
- aumento della presenza femminile nell’organico e nei ruoli apicali;
- politiche di age management: riorganizzazione delle attribuzioni di attività e competenze in ragione della fase del ciclo di vita e dell’età anagrafica;
- altre linee che favoriscano la conciliazione vita-lavoro e la valorizzazione di genere nel lavoro.
Il contributo è concesso ai sensi dei regolamenti “de minimis” ed è determinato in proporzione alle azioni e alla percentuale di lavoratori coinvolti.
Il medesimo datore può presentare domanda di contributo per progetti annuali per un massimo di 3 volte su linee o destinatari diversi, a condizione di mantenere attive le azioni oggetto del/i finanziamento/i già concessi.
Per l'ammissibilità del progetto può essere previsto un parere positivo da parte di un nucleo di valutazione.
Datori di lavoro del settore privato con sede legale o operativa in provincia di Trento.
L’accesso ai contributi è soggetto in ogni caso al rispetto dei requisiti previsti dal Documento degli interventi di politica del lavoro della XVI Legislatura, Requisiti generali di accesso agli interventi (pag. 57 del Documento) e dalle Disposizioni attuative e regolamentari.
Termini e modalità di presentazione della domanda di contributo
Il datore di lavoro può presentare domanda e progetto all’Agenzia del lavoro in precise finestre temporali di apertura del bando. È possibile trovare informazioni e modulistica nella sezione dedicata del sito di Agenzia del lavoro.
Per maggiori informazioni
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Contattare l’Agenzia del Lavoro – sede centrale, ai seguenti recapiti:
-Francesca Caola francesca.caola@provincia.tn.it | tel. 0461-496025
- Valentina Matarazzo valentina.matarazzo@provincia.tn.it | tel. 0461 – 496036 - Consulta la sezione dedicata sul sito di Agenzia del Lavoro