

L'Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento ci tiene a fare chiarezza in merito all'articolo apparso oggi, 12 agosto, sul quotidiano Trentino a pag. 37, dal titolo "Diventa un caso il rifugio che pubblicizza le slot".
L'articolo evidenzia che il titolare del rifugio ha utilizzato come porta posate una confezione recante la pubblicità di un bowling locale con sala da biliardo, videogame e slot machines. Così, riprendendo in modo libero e non sempre puntuale un precedente articolo del quotidiano “Avvenire”, cui va il merito di aver sollevato per primo – e in modo preciso – la questione, la testata locale afferma che "la Val Rendena si fregia del "marchio Family" promosso dalla Provincia, i cui principi non paiono molto in linea col gioco d' azzardo”.
L'Agenzia per la famiglia, al riguardo, desidera chiarire che l’alta Rendena – dunque anche il Comune di Pinzolo, sul cui territorio il rifugio insiste - è stato sì il primo soggetto del Trentino a costituire il Distretto famiglia, ma che il rifugio in questione non vi ha mai aderito, nè ha mai avviato alcun percorso di certificazione familiare.