

Martina Dei Cas, con un progetto di scolarizzazione di un villaggio rurale del Nicaragua, Andrea Morandi, ex geometra, con Ortociclo che avvicina contadini e consumatori, e Gianluigi Rosa, campione azzurro di ice sledge hockey alle paralimpiadi. Sono questi i vincitori di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, bando promosso dall'Assessorato alle politiche giovanili, dall’Agenzia provinciale per la Famiglia, natalità e politiche giovanili, dalla Fondazione Demarchi e da Trentino Social Tank. Ieri sera, allo Smart Lab di Rovereto, l’assegnazione dei tre premi da 1.000 euro ciascuno per svolgere un progetto che abbia ricadute sui giovani del territorio. Il pubblico ha invece votato un'ulteriore storia, alla quale è stato assegnato un premio di 500 euro, quella di Vittoria Demare, con l'associazione Carpe Diem che gestisce due centri per bambini a Canova e Spini di Gardolo.
Il concorso aveva l'obiettivo di selezionare dieci storie raccontate da giovani under 35 (ovvero nati dopo il 1 gennaio 1981), come singoli o in gruppi, di cittadinanza italiana e non, residenti o domiciliati nella Provincia autonoma di Trento o nelle Province confinanti (Bolzano, Verona, Belluno, Vicenza, Sondrio, Brescia). Oltre 300 le associazioni coinvolte nel concorso e 39 le candidature presentate, fra queste sono state selezionate dieci storie che potevano ispirare, contaminare e motivare i giovani a immaginare, progettare e attivarsi per conquistare il proprio futuro. A questi dieci migliori “Strike!” è stata data la possibilità, nei giorni scorsi, di svolgere un laboratorio di una giornata sullo storytelling assieme a Flavio Nuccitelli e Mattia Venturi della scuola Holden di Torino. Ieri sera allo Smart Lab sono state presentate le dieci storie individuate dalla giuria, ma tutte e 39 le storie raccolte saranno portate al Festival della Famiglia di dicembre. Come ha spiegato il dirigente dell'Agenzia per la Famiglia, Luciano Malfer, affiancato dall'assessore provinciale all'università e ricerca e politiche giovanili, per ripensare e innovare le politiche della famiglia bisogna infatti rivolgersi ai giovani. Nel corso della serata anche le pillole di creatività di Alessandro Garofalo, che hanno spaziato da Leonardo da Vinci al film "Beautiful Mind" di Ron Howard. "Se si vuole innovare - è stato il consiglio di Garofalo - la creatività non basta: l'intuizione corrisponde all'1%, il resto è fatica, applicazione, lavoro. Se poi avete un'idea, ricordatevi di farvi subito un appunto, altrimenti è persa"; per innovare poi bisogna "saper leggere i segnali deboli, essere curiosi, avere la capacità di cogliere le piccole cose". Questi i 10 progetti selezionati e presentati ieri sera allo Smart Lab di Rovereto:
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