

Tempo di bilanci per SCUP, il Servizio civile universale provinciale. Il 2015 è stato un anno intenso che ha visto aumentare le possibilità per i giovani di fare un’esperienza di servizio civile. Quest'anno sono stati infatti 414 i giovani in servizio civile, 175 i progetti presentati e 82 le organizzazioni attive. Oggi, in occasione di una conferenza stampa l'assessora all'università, ricerca, politiche giovanili e pari opportunità Sara Ferrari, il dirigente dell’Agenzia per la famiglia Luciano Malfer e il direttore dell’Ufficio servizio civile Giampiero Girardi, hanno fatto il punto su questo strumento. “I numeri dimostrano che quella del servizio civile è una scommessa vinta – ha sottolineato l’assessora Ferrari – in un anno abbiamo visto nascere e prendere forma il nuovo servizio civile. Un servizio che abbiamo voluto cambiare per essere davvero strumento per i nostri giovani”. A raccontare la propria esperienza anche due giovani attualmente in servizio civile: Federica Weiss in servizio al Comune di Trento e Saatuan Mura che sta vivendo questa esperienza all'Istituto comprensivo Trento 5.
È passato un anno esatto dall’approvazione dei criteri per la gestione del servizio civile universale provinciale. Criteri che hanno concluso l’iter di progettazione del nuovo servizio civile universale provinciale (SCUP) e hanno dato il via all’attivazione vera e propria. L’obiettivo del nuovo servizio civile era quello di allargare la partecipazione, semplificare le procedure, facilitare lo svolgimento del servizio civile, inteso non come teorico diritto ma come effettiva opportunità offerta a tutti i giovani di età compresa tra 18 e 28 anni. Il SCUP liberalizza infatti la possibilità per le organizzazioni di presentare progetti nell’arco dell’anno e prevede che entro 4 mesi ogni progetto presentato e valutato positivamente venga attuato. Anche la gestione per le organizzazioni è stata semplificata, limitando a due le figure indispensabili: quella del progettista e quella del tutor. L’allargamento della partecipazione è stato realizzato prevedendo diverse finestre di accesso per i giovani che nel 2015 sono state 7. La durata del progetto è stata liberalizzata, da 3 a 12 mesi, per aderire alle esigenze progettuali e anche per venire incontro alle tempistiche di vita dei giovani.
I numeri |