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La nascita del 13° Distretto famiglia Alta Valsugana Bersntol

Investire sulle politiche del benessere familiare per la crescita della comunità e dell'economia locale. Questo assunto è stato fortemente percepito e assorbito dal territorio trentino e lo dimostra il produttivo ed efficace lavoro svolto dai 12 Distretti famiglia o, meglio, 13, visto che è di oggi la firma dell'Accordo per favorire lo sviluppo del Distretto famiglia Alta Valsugana Bersntol.

Le alleanze territoriali in Trentino per il futuro della comunità trentina. Da questo punto di partenza sono nati nel 2010 i primi Distretti famiglia sul territorio trentino che al31.12.2014ammontavano a undici. Con oggi sono 13 vista la recente costituzione del Distretto Alta Valsugana Bersntol. Si è tenuta stamattina la firma dell'Accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del Distretto famiglia tra il presidente della Provincia autonoma di Trento e il presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana Bersntol. Presenti anche l’assessora ai Servizi sociali della Comunità e la responsabile dei Servizi socio assistenziali comunitari.

Dopo la firma, il presidente della Provincia è intervenuto sottolineando che “l’Accordo poc’anzi sottoscritto è un primo passo importante per la comunità Alta Valsugana Bersntol e ora occorre puntare su uno sviluppo spinto delle politiche  familiari su questo territorio che ambisce a diventare “amico della famiglia” e a far sì che le politiche per il benessere familiare siano elemento comune in tutte le politiche economiche attuate sul territorio. Il marchio Family in Trentino è già stato esportato a livello nazionale e il suo know-how trasmesso ad altre municipalità e province. La strategia vincente del marchio è saper costruire solidi legami tra i settori pubblico e privato per garantire crescita economica e sociale sul territorio: stiamo andando e proseguiamo in questa direzione”.

Il presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana Bersntol è intervenuto in conferenza stampa: “il traguardo della nascita del Distretto famiglia è un importante tassello per la crescita della nostra comunità, a conferma di un tessuto sociale forte incardinato su valori civili basilari come l’aiuto reciproco e la sussidiarietà. Il Distretto famiglia sarà supportato da una stretta sinergia tra pubblico e privato e da un motore indispensabile per la crescita di una comunità che è la volontarietà. La nostra comunità di valle – ha aggiunto – raccoglie oltre 53.000 abitanti fra realtà urbane medio grandi come l’abitato di Pergine e piccole con comuni di 100 residenti. Il Distretto – ha proseguito – punterà molto al coinvolgimento del comparto privatistico per garantire un’ulteriore marcia di sviluppo alla comunità e per dare risposta soddisfacente ai bisogni delle famiglie”.

Il dirigente dell’Agenzia per la famiglia, infine, ha ricordato i numeri del neo Distretto che è stato costituito su un’ampia base di consensi giunti da organizzazioni sia pubbliche che private: “Sono 38 le organizzazioni proponenti firmatarie del presente Accordo di area, mentre spalmate sui 13 Distretti famiglia in Trentino vi sono oltre 500 organizzazioni, di cui il 65% è composto da aziende private”.  

Quale il fine di questo Accordo? L’obiettivo principe è di realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni pubbliche/private interessate. In particolare, l'Accordo volontario di area mira a implementare processi di responsabilità territoriale familiare, sperimentando nuovi modelli di collaborazione tra i diversi soggetti firmatari. In secondo luogo, ha la mission di attivare nella comunità Alta Valsugana Bersntol, grazie al forte coinvolgimento degli attori del territorio, un laboratorio sulle politiche familiari per sperimentare ed implementare modelli gestionali, organizzativi e di valutazione delle politiche, sistemi tariffari e politiche di prezzo, per promuovere il benessere familiare sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio.

 Ma non si esaurisce in queste intenzioni, l'Accordo è anche diretto ad implementare sul territorio gli standard “family” negli ambiti di intervento già adottati dalla Provincia Autonoma di Trento sul tema delle politiche per la famiglia, nonché sperimentare sul campo nuovi standard familiari con l’obiettivo di supportare concretamente il processo di definizione delle linee guida per la Certificazione territoriale familiare.

Quale sarà il ruolo della Provincia autonoma di Trento, per il tramite dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili? In primis, sarà quello di coordinare le azioni necessarie per realizzare i contenuti previsti dall’Accordo volontario di area, stimolando le organizzazioni proponenti ad attivare le azioni necessarie per garantire il mantenimento degli impegni assunti.

L'Agenzia per la famiglia, inoltre, si impegnerà a collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione dell’Accordo di area mettendo a disposizione le proprie risorse organizzative, amministrative e strumentali necessarie per l’attuazione delle parti di competenza e a coordinare il gruppo di lavoro strategico finalizzato alla predisposizione e valutazione del Programma di lavoro. Inoltre, l'Agenzia per la famiglia darà supporto  sul piano della comunicazione attivando azioni informative e formative a favore degli attori territoriali sulle finalità del Distretto famiglia, nonché sui marchi territoriali familiari – già sperimentati sul territorio provinciale - e promuovendo sul territorio la comunicazione e la trasmissione del know how inerente le finalità, gli obiettivi e gli attori che aderiscono al Distretto famiglia.

Data di pubblicazione
30/03/2015
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Pubblicato il: Lunedì, 30 Marzo 2015 - Ultima modifica: Lunedì, 05 Marzo 2018

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