Nella seduta di venerdì 12 dicembre, la Giunta provinciale ha approvato nuovi criteri per la concessione dei contributi a sostegno del lavoro dei referenti tecnico-organizzativi, che supportano l'attività dei Distretti famiglia trentini. In particolare, sono state approvate nuove modalità relative alla rendicontazione dei costi, sostenuti sul territorio dai singoli Distretti famiglia, e nuovi termini di pagamento delle quote. La novità di maggior rilievo, contenuta nella delibera, riguarda la possibilità di aumentare dal 2027 il contributo annuo erogato a sostegno del lavoro dei referenti dei Distretti da 10.000 euro a 15.000 euro, ritenendo importante valorizzare maggiormente il loro apporto professionale. Questa maggiorazione dovrà tenere conto dei limiti delle risorse disponibili sul Bilancio di competenza e della percentuale di compartecipazione alle spese da parte della Provincia nel limite dell’80%.
La figura del referente del Distretto famiglia è prevista dalla legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 (legge sul benessere familiare), che prevede la concessione di contributi per sostenere l’attività degli operatori nella realizzazione dei Programmi di lavoro dei Distretti per la famiglia. I DF producono annualmente centinaia di azioni di welfare territoriale, benessere familiare e coesione sociale nei territori provinciali di appartenenza. I soggetti beneficiari del contributo sono le organizzazioni, pubbliche e private, che assumono il ruolo di Organizzazioni capofila dei rispettivi Distretti famiglia.
Infine, la delibera sopra citata ha previsto di regolamentare l’ipotesi in cui le Organizzazioni capofila dei Distretti decidano di assumere un secondo referente tecnico-organizzativo con oneri a proprio carico. In questi casi, i referenti individuati dovranno dimostrare di essere in possesso dei requisiti standard in vigore e cioè l’iscrizione al Registro dei “Manager territoriali”, previa acquisizione della certificazione delle competenze, così come stabilito dalla legge provinciale n. 10 dell’1 luglio 2013 “Interventi per favorire l’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze”.
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