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Al via l’iter per un sistema di certificazione delle organizzazioni “family friendly” verso parametri nazionali

Welfare aziendale: l’iniziativa della Ministra alla Famiglia Eugenia Roccella

Comunicato stampa

28 febbraio 2025

Iniziativa della Ministra alla Famiglia Eugenia Roccella dalla buona pratica “Family Audit” della Provincia Autonoma di Trento e dalla collaborazione con la vicepresidente e assessore alle politiche per la famiglia della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa. Al centro un sistema di certificazione per le organizzazioni “family friendly” con parametri e requisiti codificati a livello nazionale. L’iniziativa sarà resa possibile attraverso una prassi di riferimento UNI (Ente italiano di normazione), valida in tutta Italia, per il riconoscimento e la certificazione di organizzazioni e organismi privati che mettono in atto policy, modelli di organizzazione del lavoro e iniziative di welfare aziendale a favore delle famiglie.

Trento, 28 febbraio 2025 - A dare avvio al procedimento per giungere alla definizione dei criteri è stato, su input della ministra Eugenia Roccella, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio, il quale con una comunicazione a UNI, ente italiano di normazione, ha formalizzato la richiesta, facendo riferimento, come “buona pratica” alla quale ispirarsi, all’esperienza del “Family Audit”, sistema di certificazione per organizzazioni “family friendly” già messo in campo dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con lo stesso Dipartimento per la Famiglia. E infatti, oggi, su iniziativa della vicepresidente Francesca Gerosa, la Giunta provinciale di Trento ha approvato una delibera per la partecipazione della Provincia autonoma di Trento al nuovo percorso che, partendo dal “Family Audit”, culminerà con l’emanazione di una prassi di riferimento UNI valida per tutto il territorio nazionale.

“La sfida della natalità riguarda tutti, tutti devono sentirsi coinvolti e la conciliazione vita-lavoro è un elemento determinante - afferma la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella - . Per questo, in pieno spirito di sussidiarietà, fin dal primo giorno il nostro governo ha promosso una alleanza col mondo del lavoro e dell’impresa, con gli enti territoriali, col no profit. Dopo il grande successo della certificazione della parità di genere per le aziende alla quale il nuovo strumento idealmente si affiancherà (obiettivo Pnrr che con due anni di anticipo ha più che sestuplicato il target di imprese certificate), dopo il lancio del codice di autodisciplina per le imprese responsabili verso la maternità, dopo la riforma del codice degli incentivi che hanno introdotto come elementi premiali pari opportunità, empowerment femminile e welfare per la natalità, la definizione di una prassi di riferimento nazionale sarà un ulteriore passo per suscitare azioni virtuose stimolando senza imposizioni le energie del mondo produttivo. Sarà anche uno strumento per mettere in rete le buone pratiche, come abbiamo fatto prendendo a modello la felice esperienza della Provincia autonoma di Trento che lavorerà con noi in questa nuova iniziativa”.

“Fin dal mio insediamento ho avviato con la ministra Roccella e le nostre rispettive strutture un percorso di confronto per provare a far crescere il percorso Family Audit – ha dichiarato la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, Francesca Gerosa - mettendo a disposizione del ministero le nostre buone pratiche ed esperienze. La volontà della ministra Roccella di definire una nuova prassi di riferimento nazionale anche attraverso una partnership con il Trentino, e la fitta collaborazione nata tra ministero e assessorato nel corso del 2024, danno evidenza dell’importanza che rivestono per il Governo e per la Giunta tutte le politiche volte a sostenere la famiglia e la conciliazione. In tale contesto – ha aggiunto – si terrà conto dell’esperienza e della metodologia del sistema provinciale Family Audit, considerato che la nuova UNI/PdR, rivolta alle organizzazioni private, svilupperà le tematiche collegate a pratiche aziendali family friendly. Inoltre, come già condiviso con il Dipartimento per le Politiche della famiglia, si opererà congiuntamente al fine di valorizzare l’iter effettuato fino ad ora dalle organizzazioni coinvolte nella certificazione Family Audit”.

Per quanto riguarda la Provincia Autonoma di Trento la delibera odierna dispone che, a far data 17 marzo 2025, possano proseguire nel percorso di certificazione Family Audit esclusivamente le organizzazioni private la cui domanda è già stata ricevuta dagli uffici competenti e l’iter avviato o quelle che sono in una qualunque fase dell’iter di certificazione, comprese quelle che intendono attivare nuovi processi di mantenimento o consolidamento, tenuto conto delle Linee guida e delle disposizioni transitorie approvate con deliberazione di Giunta provinciale n. 1768/2023, nonchè dell’articolo 11 comma 2 ter della legge provinciale 1/2011. Il percorso verso la definizione di una prassi di riferimento UNI, a livello nazionale, coinvolgerà infatti solo le organizzazioni private.

(an)
Data di pubblicazione
28/02/2025
Politiche familiari
Parole chiave
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Pubblicato il: Venerdì, 28 Febbraio 2025 - Ultima modifica: Venerdì, 07 Marzo 2025

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