

Lo spettacolo racconta ai bambini, in modo divertente e interattivo (loro stessi sono chiamati a partecipare alla rappresentazione), la celebre impresa realizzata tra il dicembre 1438 e l'aprile 1439 dalla Repubblica di Venezia (nota appunto come «galeas per montes»), la quale trasportò navi, galee e fregate dal mar Adriatico al lago di Garda, risalendo il fiume Adige fino a Rovereto e trasportando le navi via terra a Torbole, sulle rive settentrionali del lago, per un percorso di circa 20 chilometri tra le montagne, passando per il lago di Loppio.
I bambini «grandi» del Giardino d'infanzia, che si sono preparati (con l'aiuto delle maestre) indossando casacche da marinaio e dotandosi di remi autocostruiti con il cartone, sono dunque stati i primi ad assistere e a partecipare attivamente al nuovo spettacolo, pensato dal duo Marialuisa Crosina-Nicola Sordo per insegnare la storia locale in modo coinvolgente. Alla «prima» ha assistito anche l'assessora alle politiche sociali, familiari e per i giovani Lucia Gatti (foto qui sopra), che si è complimentata con i bambini e le maestre per la bellissima scenografia preparata, spiegando brevemente il senso della proposta.
Nel corso del mese di ottobre anche altre quattro scuole d'infanzia (Rione Degasperi, Varone e Sant'Alessasndro) e il nido Lago Blu parteciperanno all'iniziativa, che fa parte di «Capanne d'aria. Storie di gente, territorio, ambiente», il nuovo progetto del Comune di Riva del Garda che riprende peculiarità di contesti storici legati al periodo del preventorio, quali l'idea di laboratorio progressista di rinnovamento politico e culturale situato ai confini dell'Impero, la ricerca di una vita migliore, il benessere inteso nella sua dimensione psico-fisica, che va oltre il concetto di guarigione dalla malattia, i cui tratti traslati nell'attuale situazione sociale e economica anche locale, hanno ancora una valenza di attualità, di conoscenza e di valorizzazione dell'ambiente, vissuto come bene comune da cui prende forza il senso di identità e di appartenenza, e il rinsaldarsi delle relazioni familiari e sociali. Questo nella prospettiva generale di valorizzare la sussidiarietà, quindi con il coinvolgimento diretto di numerosi soggetti del territorio.