Vai menu di sezione

Spegni lo smartphone e accendi il libro

L’obiettivo di questa seconda edizione del progetto “Spegni lo smartphone e accendi il libro” è estendere al territorio l’iniziativa partita dalla città di Trento, in chiusura del Safer Internet Month 2017, con lo spettacolo “L’Amico gentile” che è stato presentato al teatro Santa Chiara il 7 marzo 2017 ed è tratto dall'omonimo libro di Viviana Lupi. Ora sono in programma 4 repliche dell'Amico gentile con il coinvolgimento degli istituti scolastici di: Cavalese, Ladino di Fassa, Fiera di Primiero e Calavino.

L’obiettivo di questa seconda edizione del progetto “Spegni lo smartphone e accendi il libro” è estendere al territorio l’iniziativa partita dalla città di Trento, in chiusura del Safer Internet Month 2017, con lo spettacolo “L’Amico gentile” (tratto dall'omonimo libro di Viviana Lupi) che al teatro Santa Chiara il 7 marzo 2017 ha riscosso un grandissimo successo tra i giovani presenti (850 studenti) affinchè anche nelle valli gli studenti possano essere coinvolti in questa riflessione critica sulle nuove tecnologie. L’assessora Sara Ferrari vuole esportare in tutto il territorio trentino la piece teatrale, sostenendo il progetto “Spegni lo smartphone e accendi un libro”.

Lo spettacolo si rivolge in primis agli adolescenti visto che i principali protagonisti sono un ragazzino, Evan, accompagnato nella vita di tutti i giorni dal suo Amico Gentile, una sorta di avatar che segue fin dalla nascita ogni abitante della città, programmato per sapere tutto degli umani, guidarli in tutto, plasmare le loro menti, scegliere le loro vite, e due ragazzi diversi, anomali, che scopriranno qualcosa di sconvolgente sulla propria realtà.

L’esperienza che gli studenti faranno con questo progetto però si articola anche con la fruizione di un laboratorio pensato in coerenza con il tema trattato sia nel testo che nello spettacolo, per creare con i giovani dei momenti di analisi e di rivisitazione teatrale del testo stesso secondo le tecniche del teatro counseling.

L’adesione entusiastica delle scuole dei territori interpellati avrebbe richiesto ben più di quattro repliche dello spettacolo e laboratorio. Per il mese di novembre 2017 saranno coinvolti : Istituto Compresivo Cavalese, I.C. Ladino di Fassa, IC Fiera di Primiero e IC Calavino.

Lo spettacolo messo in scena dalla compagnia Kàos Teatri replicherà secondo il seguente calendario:

20 novembre 2017 teatro parrocchiale di Calavino (TN), ore 20.30

22 novembre 2017 teatro Parrocchiale di Pozza di Fassa dalle ore ore 9.15

24 novembre 2017 Fiera di Primiero Auditorium , ore 9,00

5 dicembre 2017 Cavalese Pala Fiemme, ore 10,00

Ogni territorio avrà anche un laboratorio il giorno prima dello spettacolo della durata di due ore scolastiche articolato in un momento frontale di ricerca dei significati universali e personali della comunicazione tra pari, affrontando i cambiamenti che le nuove tecnologie stanno proponendo/imponendo con lo stravolgimento dei ruoli all’interno della famiglia, della scuola e di tutti i luoghi di aggregazione giovanile.

Tra le priorità del 2017, già definite dalla Giunta provinciale nel 2016, e ribadite anche per il 2017, si evidenzia l'“Educazione dei giovani al digitale” da cui trae origine l'opportunità di intraprendere tempestivamente adeguate azioni di informazione e sensibilizzazione, tradotte nell'iniziativa in oggetto grazie anche all'immediata disponibilità dimostrata dai professionisti coinvolti.

La Legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5 - Legge provinciale sui giovani – all’articolo 2, comma 1, lettere f) , g), i), m) prevede che la Provincia autonoma di Trento promuova, coordini e sostenga interventi per:

“f) la formazione di un sistema di informazione coordinato e attivo a supporto delle necessità del mondo giovanile;

g) l'attuazione di interventi per facilitare e promuovere l'autonomia personale dei giovani e la transizione alla vita adulta, anche per prevenire e contrastare fenomeni di emarginazione e di fragilità personale o sociale.

i) la realizzazione di interventi di formazione e supporto per i funzionari degli enti pubblici, gli educatori, i genitori e le loro associazioni, gli animatori e gli operatori che lavorano, su base volontaria o professionale, con i gruppi e le associazioni giovanili;

m) la formazione lungo tutto l'arco della vita, volta alla valorizzazione delle acquisizioni formali e non formali dei giovani anche al fine dell'orientamento personale, scolastico e lavorativo.”

Con l’articolo 13 della Legge provinciale 23 luglio 2004, n. 7, è stato istituito il Fondo per le politiche giovanili, al fine di promuovere azioni positive a favore dell’infanzia, dell’adolescenza, dei giovani e delle loro famiglie, per l’esercizio dei diritti civili fondamentali, per prevenire i fenomeni di disagio sociale e per favorire lo sviluppo delle potenzialità personali nonché del benessere e della qualità della vita dei giovani.

Data di pubblicazione
15/11/2017
Politiche familiari
torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Mercoledì, 15 Novembre 2017 - Ultima modifica: Venerdì, 13 Luglio 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto