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Nuove prospettive di futuro per le comunità montane trentine

Oggi, 29 giugno, conferenza stampa sul bando Coliving, presente anche l’assessore Stefania Segnana

Protagonista del secondo bando Coliving, dopo quello datato 2020 a Luserna, è il Comune di Canal San Bovo, un borgo trentino che negli ultimi anni ha vissuto un lento ma graduale spopolamento. Al centro del bando la messa a disposizione da parte del Comune di Canal San Bovo e di ITEA spa di 5 alloggi, per un periodo di 4 anni, con contratto di comodato a titolo gratuito. Il progetto ha una doppia valenza: “saturare” il patrimonio immobiliare pubblico sfitto o inutilizzato e, parallelamente, portare nuove famiglie per dare speranza e futuro ai comuni periferici e montani. Partecipare al bando Coliving per le famiglie che verranno non significherà solo risiedere nel Vanoi, ma anche diventare parte sociale attiva e propositiva all’interno della comunità per contribuire alla sua crescita sociale, economica e culturale del territorio. Il progetto è stato promosso dalla Provincia Autonoma di Trento (Agenzia per la famiglia, natalità, politiche giovanili, Servizio politiche della casa, UMST- Unità di missione strategica Innovazione Settori Energia e Telecomunicazioni), Comune di Canal san Bovo, Comunità di Primiero, Itea spa, Fondazione Franco Demarchi, con il supporto del Distretto famiglia, del Piano giovani del Primiero e del Manager di territorio.

Ha aperto la conferenza stampa l’assessore provinciale Stefania Segnana, che ha dichiarato: “Il bando Coliving è stato pubblicato il 28 giugno e rimarrà aperto fino al 31 agosto 2021. Ringraziamo tutti per la realizzazione del progetto fortemente voluto dalla Giunta provinciale e che a Luserna ha Luserna ha fatto registrare un grande successo. Coliving ha come obiettivo centrale il riportare famiglie con bambini in comuni montani o periferici  colpiti da spopolamento. Il Comune di Canal San Bovo con la Comunità di Valle hanno chiesto di replicare il precedente bando di Luserna, tenutosi nel 2020, e già 50 famiglie hanno espresso il proprio interesse. Il percorso ha preso avvio lo scorso mese di maggio con un incontro di presentazione alla comunità per renderla partecipe e coinvolgerla nell’iniziativa. Tra i requisiti preferenziali, ma non obbligatori, richiesti dal bando, quello di essere coppie con figli, oltre alla collaborazione sociale con la comunità. Grazie all’arrivo dei nuovi nuclei familiari Canal san Bovo potrà mantenere aperte scuole, trasporti, servizi locali e tenere così attivo il tessuto economico. Questo bando si differenzia dall’altro, che prevedeva la messa a disposizione solo di alloggi di proprietà di Itea spa, in quanto offre 5 alloggi di cui 3 di Itea spa e 2 del comune di Canal San Bovo”.

Roberto Pradel, Commissario della Comunità di Primiero ha esordito in conferenza dicendo: “Il Primiero è un posto bello ed incontaminato e questo per noi è un passo importante per dare futuro alla nostra comunità. Sapremo accogliere al meglio le nuove famiglie. Il bando è pubblicato sul sito della comunità www.primiero.tn.it .”  

Presenti alla conferenza anche Mariapiera Fruet, vicesindaco, e Davide Casadio, assessore allo sviluppo economico del Comune di Canal San Bovo: “portiamo i saluti del sindaco e della Giunta. Ringraziamo per l’impegno profuso da tutti per migliorare il bando e il Comune di Luserna che ha dato preziosi consigli sull’iter amministrativo e ai co-livers di Luserna che sono venuti da noi per portare preziosa testimonianza. Le nuove famiglie apporteranno nuova linfa alla comunità e a loro potremmo offrire nuove opportunità di lavoro in alcuni settori dove vi è carenza di personale. Il progetto renderà più attrattiva la valle del Vanoi e darà una marcia in più per la sua crescita sociale, culturale ed economica.”

Luciano Malfer, Dirigente generale dell’Agenzia per la famiglia è intervenuto mettendo in evidenza il grande lavoro di squadra e i tempi strettissimi con i quali si è aperto e chiuso l’iter di stesura e approvazione del bando: “il sindaco ha fatto domanda di ospitare il bando il 3 novembre 2020, il 26 febbraio la Giunta ha approvato l’Accordo e il 28 giugno è stato pubblicato il bando. Nel gennaio 2021 Canal San Bovo aveva già adottato un Piano famiglia che accoglieva il Coliving e il Distretto famiglia idem nel suo Programma di lavoro 2021. Esempi di progettualità e pianificazione estesa, dinamica ed efficace”. Il Dirigente ha poi presentato la Brochure con le specifiche tecniche sugli alloggi che sono tutti dotati di banda larga per permettere lo smart working e ha annunciato le giornate per visitare gli alloggi fissate il 25 luglio e 7 agosto ad ore 10.30 con animazione per bambini”.

Ha preso poi la parola Francesca Gerosa, Presidente ITEA spa che ha evidenziato “l’entusiasmo della struttura fin dalle origini ad aderire al progetto, in quanto mission dell’ente è “dare casa”. E’ stata fatta una mappatura del patrimonio per afferire immobili sfitti da almeno 5 anni. I 3 immobili di Canal San Bovo sono già pronti per essere abitati, con 2-3 stanze, tra i 75 e 92 mq per rispondere alle diverse composizioni delle famiglie, mentre i 2 alloggi comunali saranno pronti in settembre. I futuri inquilini dovranno sostenere le spese condominiali e al termine dei 4 anni di comodato gratuito potranno scegliere, in base all’Icef, tra il canone concordato e il canone sostenibile.”

Sabrina Zanoni, Servizio Politiche della casa, Provincia autonoma di Trento ha presentato i requisiti di accesso, tra cui l’innalzamento dell’età, dai 18 ai 45 anni, per ampliare le possibilità di adesione, raggiungere un reddito minimo e non aver vissuto sul territorio locale da almeno 5 anni.”

Ha chiuso Laura Ravanelli Coordinatore generale della Fondazione Franco Demarchi che ha posto l’accento sul progetto sociale che sta alla base del Coliving e cioè diventare parte attiva della crescita comunitaria e alimentare il welfare generativo. “La Fondazione si occuperà dell’iter di selezione delle famiglie che avrà come cardini un punteggio quantitativo e qualitativo sulla base del curriculum sociale presentato come, ad esempio: lo stare e lavorare in gruppo, attivare processi concreti nella comunità, mettere in evidenza competenze specifiche per la crescita della comunità. Demarchi seguirà anche l’accompagnamento successivo al bando, seguendo le famiglie e aiutandole ad inserirsi nel tessuto sociale e valutandone l’azione, tra cui il  volontariato, la messa a disposizione di know how, competenze o idee imprenditoriali.”

IN ALLEGATO LA BROCHURE

(an)
Data di pubblicazione
29/06/2021
Politiche familiari
Parole chiave
Distretto di riferimento
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Pubblicato il: Martedì, 29 Giugno 2021 - Ultima modifica: Martedì, 20 Luglio 2021

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