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Il 25 e 26 gennaio a Palazzo Ducale la due-giorni sulle politiche family friendly

Cosa possono fare gli enti locali per supportare l'organizzazione e la gestione ordinaria e giornaliera delle famiglie? Quale politiche efficaci attuare? Di quali mezzi e risorse dispongono i Comuni per ridare slancio alle politiche familiari e sostenere così il benessere dei nuclei familiari? A questi e a tanti altri quesiti ha cercato di dare riposta la due-giorni del 25 e 26 gennaio in programma a Palazzo Ducale (sala Maria Luisa) dal titolo “Le politiche family friendly in Toscana”.

Cosa possono fare gli enti locali per supportare l'organizzazione e la gestione ordinaria e giornaliera delle famiglie? Quale politiche efficaci attuare? Di quali mezzi e risorse dispongono i Comuni per ridare slancio alle politiche familiari e sostenere così il benessere dei nuclei familiari?

A questi e a tanti altri quesiti ha cercato di dare riposta la due-giorni del 25 e 26 gennaio in programma a Palazzo Ducale (sala Maria Luisa) dal titolo “Le politiche family friendly in Toscana” – un percorso per i comuni in provincia di Lucca che ha visto riuniti amministratori e rappresentanti delle istituzioni, dell'associazionismo e i coordinatori del “Network Nazionale Comuni Amici per la Famiglia”, strumento che attualmente sta raggruppando tutte le Amministrazioni comunali che intendono promuovere politiche di sostegno alle famiglie (residenti e ospiti), ispirato al tema del “New Public Family Management”. Il convegno è promosso dalla Consigliera di Parità della Provincia di Lucca, in collaborazione con il Network nazionale dei Comuni amici della famiglia, l'amministrazione provinciale di Lucca, l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose e la Provincia autonoma di Trento.

“E’ a partire dal livello locale, che si richiede di dare inizio all’attività di promozione di una nuova visione della famiglia, intesa come bene comune per l’intera società – ha spiegato Emma Cologna, consigliera di Parità della Provincia di Lucca -. La dimensione comunale come area per eccellenza dove la sussidiarietà verticale (tra livelli istituzionali) incontra la sussidiarietà orizzontale (tra istituzioni e cittadinanza), nella convinzione che l’applicazione del principio di sussidiarietà insieme alla cooperazione tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione locale debbano rappresentare degli ottimi punti di partenza per ridare centralità all’istituto della famiglia. Senza dubbio i servizi socio assistenziali sono stati il primo terreno di incontro con l’istituzione locale, oggi però si è affermata nei Comuni una nuova consapevolezza: rileggere il territorio per renderlo 'a misura' di famiglia. Questo, a mio avviso, è uno dei filoni più interessanti e stimolanti di sperimentazione al livello locale che caratterizzerà i prossimi anni". Secondo la consigliera di Parità, inoltre, “c'è la necessità di promuovere politiche familiari in un quadro più ampio e distinto da quello socio assistenziale. La politica familiare non riguarda, infatti, solo l’ambito dei servizi alla persona, ma deve indirizzarsi e incidere sulla vita della comunità locale nel suo complesso: Non si rivolge alle famiglie in difficoltà ma a tutte le famiglie, considerate non come mere destinatarie di interventi, ma come soggetto protagonista”.

Il programma. La prima giornata di giovedì 25 è stata aperta dai saluti istituzionali della vice-presidente della Provincia di Lucca, Sara D'Ambrosio, a cui è seguito l'intervento della Consigliera di Parità Emma Cologna. Il meeting è stato moderato dal giornalista Andrea Bernardin. Successivamente i contributi, tra gli altri, del sindaco di Alghero Mario Bruno, del dirigente dell'Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento Luciano Malfer e le conclusioni sono state affidate a Giuseppe e Raffaella Butturini, coordinatori dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose.

Venerdì 26 gennaio, i lavori sono iniziati con l'introduzione di Emma Cologna. E' stato quindi illustrato nel dettaglio il processo di adesione al Network nazionale e l'adozione del marchio "Comune amico della Famiglia". Dopo un primo momento di presentazione di buone pratiche da parte di Cinzia Locatelli, presidente Unione dei comuni della Presolana certificati Family in Italia, di Michele Malfer Coordinatore istituzionale Distretto famiglia Valle di Fiemme e di Debora Nicoletto, assessora del Comune di Feltre (BL), amministratori e organizzazioni locali hanno simulato la stesura di un Piano famiglia, condividendo idee e rileggendo le politiche comunali già in essere nell'ottica della promozione del benessere familiare.

La giornata è terminata con il lancio del Bando da parte della Consigliera di Parità della Provincia di Lucca rivolto ai Comuni locali che realizzeranno politiche familiari innovative.

IN ALLEGATO:

- il programma completo del convegno;

- alcuni articoli tratti dalla rivista "Toscana oggi"

Data di pubblicazione
12/02/2018
Politiche familiari
Parole chiave
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Pubblicato il: Lunedì, 12 Febbraio 2018 - Ultima modifica: Mercoledì, 11 Luglio 2018

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