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Congedi parentali e bonus baby-sitting per emergenza COVID-1

Il decreto "cura Italia" prevede alcuni aiuti alle famiglie dei lavoratori che si trovano in difficoltà a causa dell'attuale emergenza e dedica particolare attenzione al tema della riduzione dell’orario di lavoro e di sostegno ai lavoratori con figli piccoli. Gli art. 23 e 25 del Decreto prevedono due misure per far fronte al provvedimento di sospensione delle scuole.

La prima misura messa in campo dal Governo è il congedo parentale straordinario, creato per venire incontro alle famiglie tenuto conto che le scuole sono chiuse su tutto il territorio nazionale dal 5 marzo a causa dell’emergenza coronavirus.

Può essere fruito da uno dei due genitori, anche in maniera non continuativa, per un periodo massimo di 15 giorni; può essere richiesto non solo da dipendenti pubblici e privati, ma anche dai lavoratori autonomi. 

Il congedo parentale straordinario prevede, rispetto a quello ordinario al 30%, un’indennità pari al 50% della retribuzione dei lavoratori, purché il figlio abbia un'età inferiore ai 12 anni. Anche i genitori con figli dai 12 ai 16 anni possono richiedere il congedo parentale COVID-19, ma in questo caso senza indennità.

Il congedo parentale COVID-19 non è però l’unico strumento di supporto alle famiglie in emergenza coronavirus; può essere infatti ottenuto, in modo alternativo rispetto al congedo, un bonus baby sitter del valore di 600 che può raggiungere i 1.000 euro per i dipendenti del settore sanitario.

Una circolare INPS del 25 marzo 2020, la numero 45, fornisce le istruzioni per richiedere il congedo parentale e il bonus baby sitter secondo le diverse tipologie di lavoratori.

I genitori lavoratori dipendenti privati con figli di età fino ai 12 anni che vogliano fruire del congedo COVID-19, possono farlo sia a conguaglio che a pagamento diretto. Questi devono farne richiesta al proprio datore di lavoro e all’INPS utilizzando la normale procedura di domanda di congedo parentale per i lavoratori dipendenti. I genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni devono presentare domanda di congedo COVID-19 solamente al proprio datore di lavoro e non all’INPS., dal momento che l’indennità non è prevista. Qualora uno dei genitori stia già fruendo del congedo parentale ordinario, per il periodo necessario, questo sarà automaticamente trasformato d’ufficio dall’INPS in congedo parentale COVID-19 e quindi pagato al 50%.

Nella circolare si chiarisce che per il congedo parentale COVID-19 per i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS sono ampliate le tutele rispetto a quanto solitamente garantito dal congedo parentale ordinario perché anche in questo caso, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, l’indennità è maggiore. Per questa tipologia di lavoratori il congedo parentale ordinario è previsto fino ai 3 anni del figlio. Vale lo stesso discorso per gli autonomi iscritti all’INPS ai quali l’indennità del congedo ordinario è sempre riconosciuta al 30% della retribuzione convenzionale giornaliera e fino a 1 anno di età del figlio. In questo caso invece è al 50% e sempre fino a 12 anni.

I lavoratori dipendenti Pubblici non devono presentare domande all’INPS. La domanda di congedo parentale straordinario è presentata alla propria Amministrazione pubblica secondo le indicazioni che vengono fornite dalla stessa.

Per maggiori dettagli viene allegata la circolare INPS del 25 marzo 2020.

Bonus baby sitter 600 euro: cos’è e come funziona

Il decreto-legge Cura Italia Dl 18/2020 ha introdotto la possibilità per la madre o il padre lavoratore di richiedere, in alternativa al congedo parentale straordinario un bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting.

I servizi di baby sitting, in particolare, sono erogati mediante la modalità del “Libretto Famiglia”.

Bonus voucher baby sitter 600 euro Dl Cura Italia

In alternativa al congedo parentale straordinario lavoratori dipendenti privati e pubblici, possono scegliere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di voucher per baby sitter nel limite di 600 euro, da usare per il pagamento delle prestazioni fino alla riapertura delle scuole. Limite aumentato a 1000 euro per alcuni lavoratori.

Come spiega la Circolare INPS detto limite rimane lo stesso anche in presenza di più figli nella stessa condizione. Quindi si potrà richiedere un importo parziale per ciascun figlio, ma sempre nel limite di 600 euro (elevato a mille per alcune categorie di lavoratori).

Il bonus baby sitter Cura Italia può essere richiesto anche dai liberi professionisti iscritti presso altre casse previdenziali.

L’aiuto economico viene erogato mediante il libretto famiglia e di conseguenza anche le prestazioni dovranno essere pagate con le stesse modalità.

Bonus voucher baby sitter Cura Italia: a chi spetta

Possono accedere al beneficio le seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro;
  • lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata INPS;
  • i lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari.

Bonus baby sitter: quanto spetta

Il contributo è erogato direttamente dall’INPS previa domanda dell’interessato, tramite Libretto di famiglia per un importo massimo di 600 euro.

Per i lavoratori dipendenti impiegati nei seguenti settori il bonus baby sitter sale a 1000 euro:

  • settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli
    operatori sociosanitari;
  • personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Voucher baby sitter Cura Italia: come fare domanda

Ai fini dell’accesso al bonus il lavoratore presenta domanda tramite i canali telematici dell’Inps. Le modalità tecnico-operative saranno stabilite nella circolare INPS 44/2020 in oggetto.

Nella domanda di bonus voucher baby sitter si dovrà indicare la prestazione di cui intende usufruire e l’importo del bonus che si intende utilizzare.

La domanda può essere inoltrata telematicamente attraverso i consueti canali telematici:

  • Applicazione web: disponibile online sul sito INPS in “Prestazioni e servizi” > “Tutti i servizi” > “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”;
  • Contact center integrato: numero verde INPS 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (a pagamento da rete mobile, in base alla propria tariffa telefonica);
  • patronato: attraverso i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

Si potrà accedere alla domanda online o di contact center tramite:

  • PIN INPS dispositivo;
  • CIE (carta d’identità elettronica 3.0);
  • CNS (carta nazionale dei servizi);
  • SPID di secondo livello;
  • PIN spemplificato (novità)

PIN INPS semplificato

L’INPS ha pubblicato il messaggio 1381 del 26 marzo con il quale comunica che è stata rilasciato il nuovo PIN Inps semplificato. Questo si può usare per la domanda del Bonus 600 euro per autonomi e partita IVA, ma anche per il bonus Baby sitter.

Leggi anche: PIN Inps semplificato: come si richiede

Come fruire del Bonus baby sitter tramite il libretto di famiglia

Una volta ottenuto il bonus, si potrà fruire tramite il Libretto Famiglia:

  • genitore beneficiario (utilizzatore) e il prestatore devono preliminarmente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali, accessibile sul sito www.inps.it;
  • le singole prestazioni vanno comunicate sul libretto di famiglia (via web, patronato o contact center INPS);
  • il prestatore riceve il pagamento direttamente dall’INPS con le modalità di pagamento scelte in fase di registrazione.

Circolare INPS 44/2020

Alleghiamo infine il testo della Circolare INPS in oggetto per ulteriori approfondimenti.

Data di pubblicazione
30/01/2020
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Pubblicato il: Giovedì, 30 Gennaio 2020 - Ultima modifica: Lunedì, 30 Marzo 2020

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