Il 14 febbraio 2020 il comune di Potenza ha siglato con l’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento l’adesione al “Network nazionale dei Comuni amici della famiglia” come primo passaggio propedeutico all’ottenimento del “Marchio family friendly”. Abbiamo intervistato per voi il suo Sindaco Mario Guarente.

Innanzitutto ci può raccontare come è nato da parte della vostra amministrazione l’interesse al Network e, in un secondo momento, la volontà di aderirvi?

Attraverso il nostro assessore alle Pari opportunità, venimmo a conoscenza del 'network nazionale dei Comuni amici della famiglia' ed essendo la famiglia uno dei riferimenti cardine del nostro agire in qualità di amministratori della città di Potenza, ritenemmo convintamente di aderirvi attraverso un'apposita delibera, nella convinzione che dalla famiglia si possa e si debba ripartire per la realizzazione della società del domani.

Ad oggi ci affresca il quadro demografico della vostra città?

Potenza paga lo scotto di decenni di politiche nazionali e locali che hanno guardato più a gestire il potere che a disegnare una realtà effettivamente a misura d'uomo. Abbiamo una città nella quale le curve demografiche indicano una popolazione che tende a invecchiare, solo quest'anno avremmo decine di persone che taglieranno il traguardo del secolo di vita.

Aspetto positivo, per carità, che attesta una qualità della vita che ci consente di avere una vita lunga, ma particolare che rivela come i giovani non ritengano più il 'metter su famiglia'  aspetto prioritario della loro esistenza. Mancanza di lavoro, scarsa fiducia nel futuro sono sicuramente elementi che determinano una 'non volontà' di rischiare in proprio, così spesso si assiste a un'emigrazione che depaupera i nostri territori, impoverisce socialmente la nostra comunità, crea deficit numerici sempre più importanti.

Sono un giovane Sindaco ed è chiaro che mi sono posto il problema; è mio obiettivo provare a gettare le basi perché questa tendenza possa essere invertita, offrendo opportunità per tornare a credere nelle nostre possibilità e ricostruire la Potenza dei nostri genitori, quella nella quale la famiglia rappresentava il baluardo fonte di forza per affrontare le sfide dell'oggi e di energia per programmare e realizzare i percorsi futuri.

Quali azioni sono state intraprese finora dalla vostra amministrazione a favore delle famiglie?

Tutta la nostra politica mira al benessere della nostra comunità, quindi delle famiglie che la compongono, in primis delle realtà più fragili. Abbiamo realizzato nel periodo da giugno a settembre 2020 centri estivi per minori 0-16 anni in convenzione con soggetti del Terzo settore, soggiorni marini per minori, agevolazioni tariffarie in base all’indicatore ISEE per le rette di frequenza asili nido, per il servizio di trasporto scolastico e servizio mensa scolastica, contributo per la fornitura dei libri scolastici di testo e della dotazione tecnologica per gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (risorse statali).

Ancora, la realizzazione in co-progettazione con soggetti del Terzo Settore, di servizi e interventi a sostegno delle famiglie e delle responsabilità genitoriali nonché di servizi di sostegno allo studio rivolto a minori di nuclei familiari beneficiari del Reddito di Cittadinanza; l'adesione dell’Amministrazione comunale a progettualità candidate dal privato sociale, a valere su finanziamenti pubblici o privati, che prevedono servizi e interventi rivolti alle famiglie e ai minori. Nel 2020 sono state manifestate 8 adesioni.

Il Comune è partner istituzionale di 4 progetti, a titolarità del privato sociale, rivolti ai minori. Alcune delle progettualità prevedono la realizzazione di 'Centri per le famiglie', sportelli di ascolto per genitori, oltre che attività specifiche rivolte ai minori 0-6 e fasce di età successive. Abbiamo candidato due proposte progettuali, sempre in coprogettazione con soggetti del Terzo Settore, a valere sull’Avviso Pubblico 'Educare in Comune' del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. Abbiamo candidato e ammesso a finanziamento una proposta progettuale a valere sul Fondo Politiche della Famiglia anno 2020 del Dipartimento Politiche della Famiglia e ottenuto la partecipazione di un referente del servizio sociale comunale al percorso di formazione all’interno del Progetto nazionale 'Centri per la Famiglia-PON Inclusione FSE 2014-2020' per l’attuazione di un modello di governance omogeneo dei Centri per le Famiglie.

Quali i prossimi traguardi da raggiungere e i progetti in programma?

Alcuni dei progetti programmati e realizzati, appena menzionati, hanno cadenza periodica e quindi proseguiranno anche negli anni a venire, sui quali anzi intendiamo puntare con forza, convinti della bontà del percorso intrapreso. Attraverso l'ufficio Programmazione intendiamo continuare a perseguire l'individuazione di appositi fondi, regionali, nazionali ed europei, avendo chiaro all'orizzonte l'obiettivo di andare ad assegnare alla famiglia il focus del modus operandi della nostra Amministrazione. Oltre al già più volte citato Terzo settore, rimane ferma la nostra volontà di collaborazione con la Curia e le realtà parrocchiali che a essa fanno capo, pastoralmente individuate come famiglia di famiglie e, dunque, nostre interlocutrici privilegiate.

La natalità, la formazione delle nuove famiglie, una cura a 360 gradi per coloro che le compongono saranno le direttrici lungo le quali opereremo. L'assegno unico appena licenziato dal governo nazionale, pur rappresentando un importante passo avanti, riteniamo non sia sufficiente, e pensiamo che, per invertire una tendenza che vede il figlio individuato più come 'un costo' che come 'una ricchezza', sia necessario un autentico choc, prevedendo politiche apposite, anche a livello locale, con meccanismi che agevolino, sostengano e supportino, anche nel tempo, i giovani genitori che avranno la voglia e il coraggio di mettersi in gioco.