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Trentino, Sassari e Cagliari, intesa sulle politiche familiare.

L'assessore Rossi ha illustrato la nuova legge al suo omologo Bruno Farina. L'incontro è preparatorio alla stesura di un protocollo di collaborazione. Firmato l'accordo di collaborazione con la Provincia di Cagliari. Grande interesse per la recente legge trentina sulla famiglia.

Prosegue il lavoro delle strutture provinciali, in particolare del Progetto Coordinamento Politiche Familiari e di sostegno alla Natalità coordinato dal dirigente Luciano Malfer, per dare completa attuazione alla nuova legge provinciale in materia di benessere familiare, approvata dal Consiglio lo scorso 24 febbraio col titolo "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità". Rientra tra gli obiettivi della Provincia autonoma di Trento anche la creazione di una rete tra istituzioni e soggetti che operano a favore della famiglia per lo scambio di esperienze e buone pratiche. In questo contesto si è tenuto nei giorni scorsi presso il palazzo di piazza Dante a Trento un incontro, a cui hanno partecipato l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi e Luciano Malfer, con una delegazione della Provincia di Sassari, guidata dall'assessore alle Politiche sociali, giovanili, culturali, della salute e alle Pari opportunità Bruno Farina e composta anche dal presidente della Commissione politiche sociali Angelo Pirisi e da Mauro Ledda, coordinatore regionale, per la Sardegna, dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose. La visita ha avuto lo scopo di conoscere l'esperienza trentina in materia di politiche per la famiglia e gettare le basi per la stesura di un protocollo d'intesa che sancisca la collaborazione e lo scambio di informazioni e buone pratiche tra il Trentino e la Provincia di Sassari, analogamente a quanto sottoscritto con la Provincia di Cagliari.

La Provincia autonoma di Trento, è stato evidenziato, si è voluta dotare di un corpo normativo in materia di famiglia che porti a politiche integrate, che coinvolgano tutti i settori della vita della comunità, strutturali, quindi non temporanee e transitorie, sussidiarie, che vedano il diretto coinvolgimento delle famiglie, dei cittadini, delle realtà sociali. In questo modo, questo è uno degli obiettivi di fondo, si vuole rendere più competitivo il territorio sviluppando il capitale relazionale con effetti importanti anche per quello economico.
"Stiamo constatando - ha detto Luciano Malfer - quanto il nuovo approccio alle politiche della famiglia consenta di far emergere dal tessuto sociale potenzialità insospettate che si esprimono anche in nuove opportunità di lavoro".

"La nuova legge - ha evidenziato l'assessore Rossi - si basa sul principio che le politiche per la famiglia richiedono di essere applicate in tutti i campi. Quello che abbiamo messo in campo è quindi un vero e proprio lavoro di squadra che coinvolge l'intera struttura provinciale e non solo. Vogliamo allargare l'ambito delle collaborazioni per incidere il più possibile a tutti i livelli in materia di famiglia sopratutto sul piano culturale, di approccio al tema. Con umiltà ma anche con orgoglio vogliamo dare il nostro contributo. Siamo poi particolarmente lieti di collaborare con la Provincia di Sassari perché le nostre comunità sono accomunate dall'Autonomia speciale, dalle responsabilità e dalle possibilità che questa offre. Per questa legge di riforma abbiamo scelto un approccio non ideologico ma molto pragmatico e questa scelta si sta rivelando giusta perché stiamo verificando che spesso si può fare molto anche con poche risorse, sopratutto nelle azioni che permettono di far emergere dalla società iniziative e opportunità a favore delle famiglie".
L'assessore Farina ha fatto una panoramica sulle diverse competenze in materia di famiglia in capo alle istituzioni sarde. "Una cosa - ha detto - è leggere il vostro libro bianco sulle politiche familiari, un'altra è constatare di persona quali e quanti progetti state mettendo in campo. Mi auguro si possa arrivare presto alla stesura di un protocollo di collaborazione tra le nostre istituzioni".
Luciano Malfer ha ricordato che proprio lo scambio di buone pratiche permette di varare iniziative interessanti come quella del "Family Taxi", mutuata proprio dall'esperienza della Provincia di Sassari e adottata anche in Trentino. Con l'occasione è stato distribuito l'ultimo numero della rivista "Il Trentino" che contiene un ampio resoconto sulla svolta in corso in Trentino nel campo delle politiche della famiglia.
E' seguita la visita presso lo "Sportello Famiglia" di via Jacopo Aconcio, con un incontro con alcuni rappresentanti del Forum Trentino Associazioni familiari, la visita del “Giardino delle Spezie” a Padergnone, locale certificato “Esercizio Amico dei Bambini”, e inoltre un incontro con la Giunta del Comune di Lavis, certificato “amico della famiglia”, e con il direttivo della cooperativa sociale “Tagesmutter del Trentino - Il Sorriso”, gestore del servizio Tagesmutter.

Protocollo con la Provincia di Cagliari

Dopo gli accordi con la Provincia di Verona, la Città di Lamezia Terme, il Comune di Parma, di Fano e la Provincia di Piacenza, anche la Provincia di Cagliari – Casteddu si appresta a sottoscrivere con la Provincia di Trento un protocollo di intesa per ottenere un supporto di consulenza finalizzato alla redazione ed approvazione di un Piano provinciale dei servizi alla famiglia. Obiettivo, armonizzare i tempi delle famiglie con i tempi del lavoro, nonché l’adozione di percorsi di certificazione familiare ad organizzazioni pubbliche e private analoghi a quelli già implementati in Trentino. Lo schema di protocollo d'intesa è stato approvato stamane, su proposta del presidente Dellai e dell'assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, dalla Giunta provinciale. Analogo accordo è in corso di definizione anche con un'altra realtà sarda, la Provincia di Sassari, una cui delegazione è stata in visita in Trentino mercoledì scorso proprio allo scopo di conoscere l'esperienza trentina in materia di politiche per la famiglia.

Il protocollo con la Provincia di Cagliari - Casteddu prevede, in particolare, la predisposizione di un “Piano Strategico di servizi per la prima infanzia”, con finalità di promozione e supporto all'attivazione di "nidi familiari" e altre funzioni di politiche attive per l'infanzia nei comuni del territorio provinciale cagliaritano; la costituzione e gestione di standard family per i soggetti pubblici e privati, accreditati dalla Provincia di Cagliari - Casteddu nell'attuazione di politiche particolarmente attente alla famiglia; il monitoraggio delle tariffe dei servizi gestiti dagli enti locali, ai fini di una loro flessibilizzazione ed adeguamento alle esigenze delle famiglie, mediante protocolli di intesa tra gli enti locali; la promozione di accordi con associazioni di categoria per il monitoraggio delle qualità dei servizi offerti dalle strutture ricettive e della ristorazione, in un'ottica di esigenze della famiglia.

La Provincia di Cagliari – Casteddu si impegna inoltre a diffondere a livello locale la nuova cultura di politiche familiari orientate al benessere familiare e al trasferimento di standard family sulla base del modello reticolare già implementato dalla Provincia Autonoma di Trento nei propri distretti famiglia.

La sigla di tale protocollo rientra nel progetto promosso dalla Provincia autonoma di Trento di istituire un network regionale sulle politiche familiari, che raggruppi le amministrazioni extraprovinciali che implementano azioni virtuose in tema di politiche familiari, come evidenziato nel Libro bianco sulle politiche familiari e per la natalità” approvato nel luglio 2009, e ribadito nella recente legge provinciale “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere e della natalità”.

Data della firma
25/10/2012
Anno di firma
Pubblicato il: Venerdì, 08 Aprile 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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