Al seminario sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Anci Dorino Favot, il direttore generale dell'Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento, Luciano Malfer, il presidente di Elfac (Confederazione europea delle famiglie numerose) Regina Maroncelli e il il segretario generale dell'Elfac, Raul Sanchez, ei rappresentanti dei Comuni di Forni di Sopra, Fiume Veneto e Lignano Sabbiadoro.

L'incontro ha quindi voluto far conoscere la Rete Famiglia in Europa  , nata nel 2018 sulla scia della rete italiana e che oggi riunisce 138 comuni di nove paesi europei e il cui obiettivo è fare rete anche in Europa per promuovere politiche a favore del benessere familiare.

“Il Friuli Venezia Giulia sta lavorando per diventare un territorio a misura di famiglia. Possiamo diventare un luogo dove le nuove famiglie scelgono di sviluppare e realizzare i propri progetti di crescita. Per questo c'è bisogno di welfare territoriale e in questa prospettiva si inserisce la presentazione odierna della seconda fase del progetto formativo finalizzato alla costruzione della rete dei Comuni Amici della Famiglia”.

Questa la premessa con cui l'assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen, ha aperto il seminario online con cui la Regione si è rivolta a Comuni, Terzo settore, imprese e associazioni operanti nel sociale, per promuovere la seconda edizione del corso di formazione per dirigenti familiari comunali (Comune Family Manager).

La famiglia al centro dell'agenda politica regionale

“La promulgazione della Legge regionale sulla famiglia non conclude un processo politico, che necessita ancora del contributo di tutti – ha ribadito Rosolen -; la famiglia è stata posta al centro dell'agenda politica regionale come ha voluto il nostro governatore Fedriga ed è un tema che potrà svilupparsi e dare risposte solo se tutti, enti locali, sistema sanitario, forze sociali, terzo settore, enti di categoria, privati ​​e il sistema produttivo daranno una risposta, ciascuno per la sua parte”. “Da questo presupposto è nata la collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, promotrice della 'Rete Nazionale dei Comuni Amici della Famiglia', che fornisce la metodologia della nuova gestione familiare pubblica e il know-how specialistico”, ha evidenziato Rosolen.

“Il primo corso di formazione ha visto la partecipazione di 13 Comuni, da cui partire per costruire politiche di sistema da estendere a tutto il territorio anche in collaborazione con Anci”, ha rilevato l'assessore. I Comuni coinvolti sono stati Venzone, Budoia, Fiume Veneto, Fontanafredda, Forni Avoltri, Forni d Sopra, Lignano Sabbiadoro, Majano, Mortegliano, Pasiano di Pordenone, Resia, Sacile, Pordenone.

Il secondo corso mira ad “attivare quanti più centri famiglia e info point possibili, entrare a far parte della rete nazionale dei Comuni amici della famiglia e aiutare i Comuni ad approvare un Piano Famiglia Comunale e ottenere la certificazione”, ha spiegato l'assessore.

Nell'ambito del sistema famiglia, la Regione è intervenuta sul sistema dei servizi 0-6 anni raggiungendo 32.027 minori in 821 strutture con un impiego di risorse regionali per oltre 10,7 milioni di euro. Per eliminare le rette dei servizi per la prima infanzia la Regione ha poi stanziato 25 milioni di euro nell'anno 2022/23, a cui hanno potuto accedere 6170 famiglie con Isee fino a 50mila euro, garantendo una copertura del 37,38% dei posti sulla popolazione di 3 anni -36 mesi (l'obiettivo UE è del 33%, la copertura media nazionale è del 26,9%). Inoltre, nell'ultimo anno, sono state attivate le misure Dote Scolastica, Dote Familiare e Bonus Studente Psicologo.