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Distretto Famiglia, sì allo schema di accordo per la Valle di Sole

L'obiettivo è di realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare, per accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate.

Su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha approvato uno schema di accordo volontario di area per favorire lo sviluppo in Valle di Sole del Distretto Famiglia. Oltre alla Provincia autonoma di Trento, sono coinvolti la Consigliera di parità, la Comunità Valle di Sole, il Comune di Caldes, il Comune di Dimaro, il Comune di Ossana, il Museo della Civilità Solandra, il caseificio sociale “Presanella” di Mezzana, la troticultura/orticoltura di Pellizzano, l’Associazione culturale “le Meridiane” di Monclassico, la gestione associata Biblioteche “Valle di Sole”, la cassa rurale Caldes e Rabbi, la cassa rurale Alta Val di Sole e Pejo, la Società Funivie Folgarida-Marilleva Spa.

L'obiettivo generale dell'accordo è realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare, per accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate.
Con l'accordo, il cui schema è stato approvato dalla Giunta provinciale e che sarà sottoscritto prossimamente, si vuole:
- implementare processi di responsabilità territoriale familiare, sperimentando nuovi modelli di collaborazione tra i diversi soggetti firmatari;
- dare attuazione ai contenuti del Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità e a quanto previsto dalla Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità”;
- attivare nella Valle di Sole, con il forte coinvolgimento degli attori del territorio, il laboratorio sulle politiche familiari, per sperimentare ed implementare modelli gestionali, modelli organizzativi e di valutazione delle politiche, sistemi tariffari e politiche di prezzo, per promuovere il benessere familiare sostenendo il capitale sociale e relazionale del territorio;
- implementare sul territorio gli standard familiari sugli ambiti di intervento già adottati dalla Provincia autonoma di Trento sul tema delle famiglie per la famiglia, nonché sperimentare sul campo nuovi standard familiari con l’obiettivo di supportare concretamente il processo di definizione delle linee guida per la Certificazione territoriale familiare.
La Provincia autonoma di Trento ha approvato nel luglio 2009 il "Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità", documento tramite il quale, nel corso di questa legislatura, si intende perseguire una politica di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia.
La Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” ribadisce il concetto di “Distretto per la famiglia”, inteso come circuito economico e culturale, a base locale, all’interno del quale attori diversi per ambiti di attività e finalità operano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la famiglia.
Il Trentino vuole qualificarsi sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie residenti e non, operando in una logica di Distretto famiglia, all’interno del quale attori diversi perseguono l’obiettivo comune di accrescere sul territorio il benessere familiare. Questo è il quarto distretto attivato dopo quello della Val Rendena, della Valle di Non e della Valle di Fiemme. Per attuare la legge sul benessere familiare, la Giunta provinciale ha recentemente adottato un documento programmatico che definisce gli ambiti prioritari di intervento. Tra i quattordici obiettivi individuati, uno riguarda la realizzazione dei distretti famiglia.

Data di pubblicazione
20/07/2011
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Pubblicato il: Mercoledì, 20 Luglio 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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